Con Francesco II viviamo il Magnificat di Maria - 30 novembre 2016

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

 

Introduzione: In questo mese nell’ incontro di preghiera vogliamo pregare e vivere con Francesco II il Magnificat di Maria, considerando come il buon Re , alla scuola della Vergine Santa, proprio nell’ottica della umiltà e della fiducia, è vissuto sempre abbandonato alla Volontà di  Dio.

 

 

PREGHIERA A MARIA 

DELLA LEGA DI PREGHIERA E CARITÀ

 

O Maria, Vergine Immacolata e nostra Celeste Patrona, accogli questa nostra preghiera, e Madre dolce e pietosa quale sei, presentala al trono dell’Eterna Trinità.
Benedici o Purissima Madre la Santa Chiesa, il Papa, i Vescovi, i Sacerdoti e Diaconi, tutti i Consacrati e Fedeli Laici, e questa nostra Unione di Preghiera e Carità; benedici l’umanità intera, la nostra terra, la nostra gente, le nostre famiglie, i giovani, i bambini, e intercedi dal Signore pace, provvidenza e prosperità; sii tu sempre il faro della fede, della speranza e della carità a tutti noi, e conforta con la tua carezza i nostri anziani e i nostri ammalati, per tutti intercedi salute e serenità. 
Ottienici dall’Eterno Dio, per i meriti della tua potente intercessione e per la nostra umile preghiera e carità, la glorificazione sulla terra di Francesco II di Borbone, Re del Regno delle Due Sicilie, che nella prova e nelle sofferenze, seppe mantenere viva la sua fiducia in Dio, seguendo fino alla fine realmente il Vangelo di Gesù. E per le sue preghiere ottieni a tutti noi quelle grazie di cui abbiamo necessità, la pace e la concordia dei cuori, la salute e la provvidenza. Amen.

 

Antifona: Magnificat, Magnificat, Anima mea Dominum!

Primo momento consideriamo la gioia dell’anima nell’incontro con Dio:

L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva. 
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

 

Prima Riflessione. 
Restiamo sempre in estasi dinanzi al canto del Magnificat, mentre contempliamo la Vergine Santa con le braccia alzate verso il cielo, che esprime la sua gioia e loda il Signore.
Proprio questo esprime il Magnificat, l’esultanza di chi ha incontrato il Signore ed è guardato da Lui. È la lode di chi fa esperienza, seppure nelle tante difficoltà della vita e nelle incertezze, che Dio lo ama, lo ha scelto per cose grandiosi, e che la presenza del Signore lo rende beato sempre.
Maria dinanzi alla chiamata del Signore ha detto un si generoso e completo, abbandonandosi con umiltà e mansuetudine alla Divina Volontà. Per questo è stata salutata “benedetta tra le donne”, la sua umiltà e disponibilità l’hanno resa gradita a Dio, ed è per questo suo “SI” generoso, che è chiamata beata.
Anche la vita terrena di Francesco II, seppure accompagnata da prove e difficoltà, è stata un canto di lode al Signore. Mai nessun lamento, nessuna recriminazione dinanzi alla Volontà di Dio. Ha lasciato che Dio, Sommo Bene, entrasse pienamente nella sua vita. Non ha temuto i giudizi umani, e tanto meno calunnie o ingiustizie, consapevole proprio che la vera beatitudine non viene dalle grandezze del mondo e dalla corruzione, ma solamente da Dio. Si è abbassato completamente alla sua Volontà, e dopo aver fatto tutto il bene necessario, consapevole che da Dio viene il bene e il male, ha saputo inchinarsi dinanzi a quella Volontà, ringraziando sempre il Signore per tutto quello che gli aveva donato. 
Mi piace pensare anche a lui, come Maria, con lo sguardo e le braccia rivolte al cielo, e ripetere quel suo grazie con la sua vita umile, semplice, mite, sempre disponibile al bene. Sapeva che era amato da Dio, e nella fede in Lui alimentava la sua speranza, sapendosi abbandonare a Lui per essere un sacrificio e una lode gradita a Dio.

 

O CRISTO RE, SIGNORE DELLA STORIA 
GLORIFICA QUAGGIÙ L'ELETTO RE,
L'UMILE E BUONO FRANCESCO DI BORBONE, 
CHE TI SEGUÌ SUI PASSI DEL VANGELO.

 

PADRE NOSTRO, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

 

AVE MARIA, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen. (10 volte)

 

GLORIA AL PADRE e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

 

O Gesù, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.

Secondo momento consideriamo che il Signore fa grandi cose a chi si abbandona con fiducia al suo amore e la sua misericordia abbraccia quelli che lo temono.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.

 

Seconda Riflessione. 
Nel suo cammino umano Francesco II ha saputo sempre mettere Dio al primo posto, cosciente che si può fare il bene e corrispondere alla propria vocazione specifica, solamente se ci si abbandona alla Divina Volontà. Come la Vergine Maria, che consapevole della sua piccolezza, ha compreso che la presenza di Dio in Lei aveva realizzato le grandi meraviglie della sua vita, e di questo doveva lodare il Signore e la sua misericordia, così è stato in questo nostro buon Re. Egli sapeva che Dio lo aveva chiamato, e che ogni sua corrispondenza a questa Divina Chiamata doveva condurlo a realizzare in lui il progetto più grande di Dio: la santificazione. Infatti la gloria di Dio si manifesta appunto nell’uomo vivente, cioè in colui che corrisponde con la propria esistenza all’Amore di Dio. La santità, che si conquista solamente attraverso l’umiltà, la docilità allo Spirito Santo, l’accoglienza e l’obbedienza dei Comandamenti, che vanno vissuti fino in fondo, nasce proprio dalla Santità di Dio. “Siate santi, perché IO Sono il Santo”. Chiunque corrisponde a questa vocazione fondamentale, glorifica e santifica il nome di Dio.
Francesco II di Borbone sapeva che il suo essere re non veniva dalla vana gloria o perché dovesse avere un potere superiore sugli altri, ma solamente per Volontà e Grazia di Dio. Quante volte ha detto: << se dipendesse da me rinuncerei a questa corona, ma essa mi è stata data da Dio, e devo compiere la sua Volontà>>. Ecco perché per lui essere “Re” era una vocazione, cioè una chiamata speciale di Dio, alla quale doveva corrispondere con una vita buona, vissuta nella generosità, nell’accoglienza, nel farsi “sposo” e “servo” del suo popolo. 
<<Io sono re e devo dare tutto al mio popolo, fino all’ultimo ducato, sino al’ultima goccia del mio sangue>>. Quindi dare la vita in totalità. Che modello esemplare per quanti governano il mondo. Proprio sulla scia di Gesù: Regnare significa Servire!
Quanto bene ha fatto, ed è consapevole che le opere buone in lui sono nate da Dio. Perché la misericordia di Dio si stende su quelli che lo temono. Tutta l’esistenza del buon Re Francesco è stata vissuta proprio nel timore di Dio, cioè nella consapevolezza di vivere alla presenza del Signore, che con la sua grazia realizza in noi ogni bene e ci tiene lontani dal male, dalla corruzione, dall’ingiustizia. Egli ha scelto il bene, cioè Dio, e non ha mai avuto paura di fidarsi di Lui fino in fondo.

 

O CRISTO RE, SIGNORE DELLA STORIA 
GLORIFICA QUAGGIÙ L'ELETTO RE,
L'UMILE E BUONO FRANCESCO DI BORBONE, 
CHE TI SEGUÌ SUI PASSI DEL VANGELO.

 

PADRE NOSTRO, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

 

AVE MARIA, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen. (10 volte)

 

GLORIA AL PADRE e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

 

O Gesù, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.

 

Terzo momento consideriamo che la Potenza di Dio disperde ogni superbia e potere del mondo,

mentre innalza gli umili e i miti.
Ha spiegato la potenza del suo braccio
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni
ha innalzato gli umili;

 

Terza riflessione.
Questo fidarsi di Dio, che Maria canta nel Magnificat, nasce da un’altra consapevolezza, quella di farsi piccoli al cospetto di Dio. Il peccato dell’uomo, che fa poi nascere la paura, l’invidia, la gelosia, il tradimento, il rancore, la maldicenza, l’inganno, la discordia, l’odio, la guerra, la morte, nasce proprio dal mettere Dio fuori dalla propria esistenza. Questo è stato il gioco del diavolo, che si è perpetrato nella storia dell’uomo ogni qualvolta la superbia ha preso il sopravvento sulla grazia.
Perché abbiamo bisogno di Dio? Questo è il pensiero del superbo. Io basto a me stesso! Io posso fare quello che voglio! Io posso calpestare l’altro!
Maria invece canta la sua gioia di essere guardata e amata da Dio proprio per la sua piccolezza e umiltà.
Lo stesso re Francesco era per scelta e per carattere, restio al male, quindi non erano proprio nella sua indole il rancore, il pregiudizio, la discordia. Cercava la pace e il bene, questo voleva con tutto il suo cuore, per se stesso, per la sua famiglia, e ancor più per il suo popolo, che egli considerava l’espressione più vera e amabile della sua famiglia. Lo ha dimostrato nel poco tempo in cui ha regnato, ma ancora di più nel tempo del suo esilio, mettendo al primo posto sempre la volontà di comprendere, di perdonare, di essere solidale. 
Restano la memoria delle sue buone leggi e dei suoi decreti, delle sue opere sociali, delle sue opere di solidarietà, a favore maggiormente delle classi più disagiate. Nessuno restava escluso o emarginato dalla sua amabile carità, neppure i carcerati. Per questi riformò le carceri e costituì leggi e decreti più umani.
Il suo sguardo di re cristiano e padre del suo popolo, era condotto proprio da questa fiducia in Dio, che con il suo braccio potente disperde ogni cattiveria, superbia, odio, vendetta, mentre rialza quelli che sono caduti, i miseri, gli umili, i semplici, i poveri. Quindi il suo dovere di re era proprio quello di farsi piccolo e lasciarsi guidare dalla misericordia di Dio.

 

O CRISTO RE, SIGNORE DELLA STORIA 
GLORIFICA QUAGGIÙ L'ELETTO RE,
L'UMILE E BUONO FRANCESCO DI BORBONE, 
 CHE TI SEGUÌ SUI PASSI DEL VANGELO.

 

PADRE NOSTRO, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

 

AVE MARIA, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen. (10 volte)

 

GLORIA AL PADRE e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

 

O Gesù, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.

Quarto momento consideriamo come la Divina Provvidenza non ci abbandona mai,
e Dio soccorre i poveri, mentre rimanda i ricchi e potenti a mani vuote.
Ha ricolmato di beni gli affamati
ha rimandato i ricchi a mai vuote.

 

Quarta riflessione.
Si è fidato di Dio, questo buon Re, fino alla fine dei suoi giorni. E l’ha vissuta questa fiducia credendo sempre nell’intervento della Divina Provvidenza. Soffriva amaramente nel conoscere i mali e le prove che stavano vivendo la sua gente, schiacciati dalla superbia di chi aveva conquistato con la forza e l’inganno il suo regno. Soffriva nel ricordare i suoi bravi soldati uccisi, fucilati senza alcuna regola morale all’indomani della resa di Civitella o sotto le bombe di Gaeta. Soffriva nel sapere la malasorte di quelli che sono stati deportati a Fenestrella e condannati ad una morte inesorabile. Soffriva la lontananza dalla sua Patria e dal suo popolo. Ma la sua fede restava ferma. <<Dio non ci abbandona>>. Questa la sua consapevolezza. La vittoria del male sul bene è solamente un’illusione, perché Dio interverrà con il suo braccio potente e schiaccerà i vincitori, mentre rialzerà i vinti. Non si conoscono i tempi di Dio. Ma la giustizia di Dio non viene meno. Questa è la stessa consapevolezza di Maria, che nel canto del Magnificat, il canto dei liberati, riconosce l’intervento di Dio nella storia degli ultimi, e che Dio abbatterà ogni iniquità e usurpazione. È la certezza del buon re: << Traditi ugualmente, ugualmente spogliati, risorgeremo allo stesso tempo dalle nostre sventure; ché mai ha durato lungamente l’opera della iniquità, né sono eterne le usurpazioni>>. Quindi affidarsi alla giustizia di Dio, che chiede sempre di rispondere al male con il bene, perché ogni male è già sconfitto dall’Amore di questo Dio, che rimanda i ricchi a mani vuote, mentre abbonda di bene gli affamati. Per questo il devoto re non si stancava mai di lodare e benedire il Signore, vivendo nella pace e nella rassegnazione, invitando la sua gente alla concordia e all’unità, nell’attesa del giorno della riscossa e della rinascita. Invitava a mantenere viva la memoria e la propria fede, perché il male non potrà mai avere la vittoria.

 

O CRISTO RE, SIGNORE DELLA STORIA 
GLORIFICA QUAGGIÙ L'ELETTO RE,
L'UMILE E BUONO FRANCESCO DI BORBONE, 
CHE TI SEGUÌ SUI PASSI DEL VANGELO.

 

PADRE NOSTRO, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

 

AVE MARIA, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen. (10 volte)

 

GLORIA AL PADRE e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

 

O Gesù, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.

Quinto momento consideriamo che la Misericordia di Dio soccorre ogni uomo.
Quindi manteniamo viva la speranza che Dio mantiene ogni sua promessa.
Ha soccorso Israele suo servo
ricordandosi della sua misericordia
come aveva promesso ai nostri Padri
ad Abramo e alla sua discendente per sempre.

 

Quinta riflessione.
Questa fiducia faceva nascere in lui la speranza. Non ha avuto paura neppure della miseria a cui lo avevano costretto gli usurpatori della sua casa. Meglio poveri e dignitosi che lasciarsi corrompere dal male. <<Sarò povero come tanti altri migliori di me. L’onore non è in vendita. Poi c’è stato un altro Re, il Re dei re che non aveva neppure dove posare il suo capo>>. Ed è proprio guardando quel Re che lui è stato capace di mantenere viva la sua fede. Un suo contemporaneo così scrive di lui:<<Francesco lI nelle sue acerbezze, ebbe sempre da Dio testimonianza di essergli caro, e che Iddio tanto più lo amava, quanto più esso soffriva. 
L'intera sua vita con le volontarie sue privazioni e con le sue austerità, era a tutti che lo avvicinavano di edificante esempio>>. Questa sua profonda fede e questa viva speranza, accendevano in lui un’ardente carità. <<Se Dio si ricorda di tutti e tutti soccorre nella sua misericordia, e ama tutti indistintamente, allora bisogna imitare lui>>. Questo ha fatto Francesco di Borbone, facendo della sua vita un esempio di carità.
Lo stesso suo contemporaneo scrive: << Dava ai poveri quanto poteva, privandosi pure del necessario. Dove Francesco II scorgeva potersi dar gloria a Dio, o salvare le anime vi si sentiva spinto irresistibilmente>>, e quest’ansia di carità era aperta anche e soprattutto ai lontani, perché con il suo esempio potessero tornare a Dio. Lo stesso autore scrive: <<Seppe istillare la pietà verso Dio e verso il prossimo, con l'esempio che ne dava, non solo nell'animo dei suoi cortigiani, ma pure di persone che, prima di conoscerlo, si compiacevano aver nomea di liberi pensatori>>. Davvero questo re buono ha saputo cantare con la sua vita, proprio come Maria, il suo grazie, tenendo viva la sua fede, speranza e carità, certo che quando Dio lo avrebbe chiamato a sé avrebbe ricevuto quella corona di gloria riservata ai servi buoni e fedeli.

 

O CRISTO RE, SIGNORE DELLA STORIA 
 GLORIFICA QUAGGIÙ L'ELETTO RE,
L'UMILE E BUONO FRANCESCO DI BORBONE, 
 CHE TI SEGUÌ SUI PASSI DEL VANGELO.

 

PADRE NOSTRO, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

 

AVE MARIA, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen. (10 volte)

 

GLORIA AL PADRE e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

 

O Gesù, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.

 

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve.

A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo, gementi e piangenti in questa valle di lacrime.

Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi.

E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno.

O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

 

INVOCAZIONI ALLA MADONNA
Santa Maria
Santa Madre di Dio
Santa Vergine delle vergini
prega per noi
Madre di Cristo
prega per noi
Madre della Chiesa
Madre della Divina Grazia
Madre purissima
prega per noi
Madre castissima
prega per noi
Madre sempre Vergine
Madre Immacolata
Madre degna di Amore
prega per noi
Madre ammirabile
prega per noi

 

Preghiera per la glorificazione di Francesco II di Borbone


O Dio, Uno e Trino, che dal tuo trono di misericordia volgi il tuo sguardo su di noi, e che chiamasti alla tua sequela Francesco II di Borbone, eleggendolo Re sulla terra, modellando la sua vita alla stessa Regalità di Gesù Cristo crocifisso e risorto, infondendo nel suo cuore sentimenti di amore e di pazienza, di umiltà e mitezza, di pace e di perdono, rivestendolo delle virtù della Fede, della Speranza e della Carità, accogli la nostra supplica e aiutaci a camminare sui suoi passi e a viverne le virtù.
Glorificalo, ti preghiamo, sulla terra, come noi crediamo sia già glorificato in cielo, e a noi concedi che per la sua preghiera, possiamo ricevere le grazie di cui abbiamo bisogno. Amen.

 
(In conformità coi Decreti di Papa Urbano VIII, si dichiara che in nulla s’intende prevenire il giudizio dell’Autorità Ecclesiastica, e che questa Preghiera non ha alcuna finalità di culto pubblico.)


PADRE NOSTRO, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. 
Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

 

AVE MARIA, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

 

GLORIA AL PADRE e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

 

O CRISTO RE, SIGNORE DELLA STORIA, 
GLORIFICA QUAGGIÙ L'ELETTO RE,
L'UMILE E BUONO FRANCESCO DI BORBONE, 
CHE TI SEGUÌ SUI PASSI DEL VANGELO.

 

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.